Alloggi per studenti all’ex Fondazione Brigata Sassari, entro la primavera 2018 dovrebbero terminare i lavori

Finalmente, dopo circa 18 anni dall’acquisizione da parte dell’ERSU, nell’ex Fondazione Brigata Sassari potranno trovare alloggio gli studenti universitari fuori sede.

Saranno ben 75 i nuovi posti letto di cui l’Ersu di Sassari potrà usufruire una volta ultimato l’importante lavoro di recupero edilizio dello storico complesso dell’ex Fondazione Brigata Sassari, in via Carlo Felice, accantierato nel settembre del 2015.

Per il Direttore Generale dell’ERSU di Sassari Antonello Arghittu “il compito principale al momento è quello di garantire che i lavori procedano senza intralci, al momento giunti a 40% del totale: sono fiducioso – ha dichiarato Arghittu – che si riuscirà, non solo a rispettare i tempi di chiusura cantiere, fissati per febbraio 2018, ma addirittura ad avere l’opera ultimata entro il 2017, grazie all’impegno e alla professionalità dei tecnici e delle ditte impegnate in questo importante progetto”.

Edificato alla fine dell’ottocento, divenne sede della Fondazione Brigata Sassari, istituita nel febbraio 1918, quando venne aperta una sottoscrizione pubblica a favore delle famiglie dei soldati sardi del primo conflitto mondiale: l’acquisto risale al gennaio 1920 e lo stabile venne destinato per l’accoglienza di orfani di guerra e per ospitare corsi di istruzione per mutilati.

Dopo la chiusura delle attività della Fondazione, l’Amministrazione Comunale, nel 2000, decise di alienare il bene a favore dell’ERSU di Sassari per un importo di € 1.842.718,26. con l’intento di recuperare e restaurare l’edificio destinandolo a residenza collettiva per studenti.

Il 6 ottobre del 2009 venne affidato, tramite procedura aperta, l’incarico per la progettazione e la direzione dei lavori all’ATP Baldo Progetto Engineering srl: il progetto esecutivo, dell’importo complessivo di €. 7.668.437,00, prevede la realizzazione di 75 posti letto, con alloggi soppalcati, oltre ad ampi spazi, verdi, ambienti comuni sia per attività culturali che ricreative degli studenti.

Il progetto esecutivo è stato approvato dall’Unità Tecnica Regionale per i Lavori Pubblici della Regione Sardegna l’11 settembre 2014. In seguito all’espletamento della gara tramite procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, i lavori di recupero sono stati affidati all’impresa “Dott. Mario Ticca srl” di e alla “Buccellato srl” di Sestu (CA).

Sono anni che si discute su come affrontare la sempre maggiore richiesta di alloggi per studenti e, sicuramente, un ulteriore sforzo lo attendiamo da parte del Comune, dell’Università e dell’Ersu di Sassari. Soprattutto nell’indirizzare strategicamente la scelta che veda nella “casa dello studente diffusa” al centro storico l’ipotesi migliore per la città. In un centro storico ormai degradato e abbandonato a sé stesso, il ripopolamento da parte degli studenti sarebbe linfa vitale, come peraltro avviene nei centri storici delle città universitarie. Basti pensare ad Urbino e Camerino e non solo. Numerosi sono gli edifici pubblici, soprattutto comunali, che potrebbero essere utilizzati a tale scopo. Sassari merita di più. Magari anche di una classe dirigente che possa essere all’altezza di risollevare le sorti della nostra città.

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